Bitter Bronx: Thirteen Stories by Jerome Charyn

Bitter Bronx: Thirteen Stories by Jerome Charyn

autore:Jerome Charyn [Charyn, Jerome]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: Fiction, Short Stories (single author)
ISBN: 9780871404985
Google: oCydBAAAQBAJ
Amazon: 0871404893
editore: Liveright
pubblicato: 2015-06-01T02:52:09+00:00


14

Il Topo lo perseguitava dalla tomba, non importa quanti murali Aleša dipingesse. Felipe, il cugino del Topo, aveva cantato, aveva detto a tutti gli abitanti del Bronx che Angel Carpenteros, alias Aleša, era la pantegana ufficiale di Bernardo. Gruppi di cacciatori dei Malay Warrior, dei San Juan Freak e degli stessi Joker avevano cominciato a cercare Aleša. Il quale neanche poteva andare a casa. Due baby killer dei Joker pattugliavano di continuo Eden Avenue e Featherbed Lane, e avevano già cancellato la firma dal murale di Rooster Ramirez. Aleša era diventato il ragazzo senza patria, bandito dal Bronx.

Avrebbe potuto proteggerlo Paulito, costringendo i baby killer e i gruppi di cacciatori ad andarsene. Ma che cosa poteva fare dalla sua galera di Rikers? E poi, all'improvviso, Aleša capì che senza l'approvazione di Paulito i baby killer non sarebbero stati là. Suo fratello li aveva mandati per vendicarsi del fatto che lui era una pantegana. Aleša cominciò a piangere. Aveva svergognato Paul, l'aveva fatto apparire stupido agli occhi della sua stessa banda. Il comandante supremo dei Latin Joker non poteva contare neanche sulla lealtà del suo piccolo hermano.

Dove poteva nascondersi, Aleša? Nella zona degli elefanti allo zoo del Bronx? Gli elefanti erano intelligenti come gli umani. L'avrebbero capito subito di avere una spia fra loro, il piccolo fetente di Featherbed Lane. E poi Aleša vide Paulito con il fazzoletto azzurro legato attorno alla testa. Suo fratello poteva volare fuori attraverso i muri della prigione. Paulito era un mago, tale e quale l'Omone.

Paulito parlò ai baby killer, li invitò a non aspirare dalle pipe di vetro davanti ai bambini piccoli. Aleša era accucciato dietro un bidone dell'immondizia, inchiodato fra i killer e un paio di gruppi di cacciatori. Paulito, gridò da dentro la gola. Ma non uscì niente, neanche un pigolio.

È stato Richardson a costringermi a farlo. Mi aveva tirato fuori da Spofford. Non potevo passare la vita a succhiare cazzi.

Ad Aleša non sarebbe importato molto, se Paulito l'avesse glockato, ma non voleva essere fatto fuori da killer bambini. E se fosse stato Paulito a dare loro l'ordine di sparare? Quella era la regola del Bronx. Il comandante supremo non poteva uccidere una pantegana con la sua pistola personale.

Paulito.

Aleša non sarebbe mai più riuscito a vivere di nuovo con suo fratello. Avrebbe voluto mostrargli la macchina per il caffè espresso che aveva comprato con i quattrini dei murali mentre lui era in galera, e invece non avrebbero potuto neanche bersi un caffè insieme. Questo succedeva a chi si metteva con la brigata del Bronx. Finiva nella merda fino al collo.

Aleša contò fino a dieci, scivolò via da dietro il bidone dell'immondizia, si appiattì contro un muro scrostato, schizzò dentro la cantina e uscì alle spalle dell'edificio in cui abitava, in Hawkstone Street, dove non c'era neppure un nemico e lui poté guadagnare una ventina di minuti zigzagando attraverso i cortili, sgattaiolando sotto la Cross Bronx e nascondendosi fra i cani randagi vicino ai binari della ferrovia di Park Avenue…

Paulito sentì odore di caffè bruciato, quando aprì la porta.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.